Passione per la cucina? Alzi la mano chi la sente nelle vene e non può farne a meno! Alzo la mia, con modestia ma non senza fierezza. Lo faccio perché la cucina fa parte di me da sempre, da quando leggevo, anzi divoravo, libri di ricette, in modo particolare quelli di pasticceria; non so il perché, forse le immagini erano più belle o forse perché, pur senza consapevolezza, il mio cuore sapeva già quale strada avrebbe intrapreso questa mia passione. Eppure la mia lontananza con i fornelli era quasi paradossale. Mi sono avvicinata a loro solo dopo aver vissuto l’esperienza più totalizzante della mia vita: la prima volta che ho visto il viso di Daniel, mio figlio, ho capito che dovevo fare sul serio, con leggerezza, ma sul serio. Ho iniziato a guardare ogni cosa con occhi nuovi e un’emozione rinnovata; anche il mix di uova e farina riusciva a stupirmi per come la loro trasformazione poteva dar vita a delle meraviglie... Allora perché non lasciarsi trasportare ed emozionarsi ogni giorno? Ho iniziato a scegliere gli ingredienti giusti, quelli sani e naturali, e ho iniziato a creare, come piace a me, senza fretta, per sfornare cose ben fatte e che sanno di buono e di casa. La ricerca del gusto è un percorso complesso, tutto va studiato nei dettagli, ogni abbinamento va misurato e ogni materia prima deve essere di prima scelta, per ricercare sempre lo stupore negli occhi di chi assaggia le mie preparazioni. È proprio qui che si chiude il cerchio: quando dono i miei piatti alle persone a cui voglio bene. La condivisione, lo stare insieme trascorrendo dei momenti indimenticabili è ciò che mi spinge, giorno dopo giorno, a ricercare nuove preparazioni, nuovi abbinamenti e, perché no, nuove sensazioni. Mi piace lasciarmi trasportare dalla fantasia, sperimentando, inventando e interpretando a modo mio ricette già note. Cosa mi rende orgogliosa in tutto questo “processo”? Senza dubbio l’esclamazione: “Monica, è buonissimo!!!”. Allora, e solo allora, anche il mio ego è leggermente soddisfatto.